Scheda n. 5.
 
L'antica età del Bronzo in Sardegna: la cultura di Bonnanaro.
 
La cultura di Bonnanaro, che caratterizza la prima fase dell'età del Bronzo, è diffusa in tutta l'isola, con maggiore concentrazione nella parte occidentale di essa. Caratterizzata da una forte omogeneità, segna il passaggio dall'epoca eneolitica, con gli elementi campaniformi che ne marcano i momenti iniziali (fase di Corona Moltana, Bronzo Antico, 1.800-1.500) a quella pienamente nuragica (fase di Sa Turricola), con manifestazioni ormai inserite nell'ambito del Bronzo Medio.
Mogorella (OR), Friarosu,
nuraghe a corridoi, sezione e pianta (da Manca Demurtas1984).

 

Sulla scia degli aspetti campaniformi si evidenziano convergenze culturali con contemporanee facies peninsulari i cui materiali ceramici presentano delle affinità con quelli del Bonnanaro, fogge semplici e severe, inornate, spesso con la tipica ansa a gomito.


Materiali ceramici dalle domus de janas di Lochele (Sedilo - OR).


Le attestazioni relative alla cultura di Bonnanaro provengono per la maggior parte da sepolture, di tipologie variabili dalle ipogeiche alle megalitiche. Alla continuità d'uso delle più antiche domus de janas (Noeddale-Ossi, Su Crucifissu Mannu-Porto Torres, Fanne Massa-Cuglieri) si affianca ora la costruzione di ciste litiche (Cuccuru Nuraxi-Settimo San Pietro) e gallerie dolmeniche, dette allée couvertes (Su Cuaddu de Nixias-Lunamatrona, Li Lolghi e Coddu Vecchiu-Arzachena), che avranno diretto sviluppo, nella media età del Bronzo, in monumenti quali le tombe di giganti con stele centinata.
Permane l'uso delle sepolture in grotte e ripari sotto roccia (Sisaia-Oliena, Palmaera-Sassari, Tanì-Carbonia). Il rituale funerario più diffuso, senza escludere la deposizione primaria (Noeddale, Sisaia), è quello della sepoltura secondaria, con le ossa talvolta poste sotto un accumulo di pietre (Su Crucifissu Mannu, Monte d'Accoddi), alla sommità del quale è collocato il cranio, forse in una sorta di lapidazione rituale.
Arzachena (SS), Li Lolghi,
tomba di giganti, pianta (da Castaldi 1969).

Sono conosciuti alcuni abitati della fase più antica (Costa Tana-Bonarcado, Su Stangioni-San Sperate) e di quella più recente (Sa Turricula-Muros). Compare nel Bronzo antico la prima espressione di architettura propriamente nuragica, rappresentata dai nuraghi a corridoi, in cui i volumi pieni prevalgono ampiamente sui vuoti, e non si ha la soluzione tecnica della tholos.
Bonnanaro (SS), materiali ceramici dalla
domus de janas di Corona Moltana (da Ferrarese Ceruti 1981).