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Estesa
a tutta l'isola, con maggiore concentrazione nell'area
meridionale e sud-occidentale, la cultura di Monte Claro
si articola in almeno tre facies locali: quella sassarese,
quella della Sardegna centrale (con ulteriore ripartizione
in nuorese e oristanese) e quella campidanese-iglesiente.
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Olmedo
(SS), Monte Baranta,
planimetria del complesso magalitico (da Moravetti 1988).
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Ciò che diversifica i vari aspetti è
la produzione ceramica, peculiare e spesso caratterizzata da
solcature e scanalature orizzontali sotto l'orlo e verticali
sul corpo.
La
cultura di Monte Claro occupa un momento evoluto dell'Eneolitico,
come evidenziato sia dall'analisi delle datazioni radiocarboniche
sia dai riscontri stratigrafici: in alcuni insediamenti
del cagliaritano (San Gemiliano-Sestu e Monte Olladiri-Monastir)
l'abitato Monte Claro è sovrapposto a quello
Ozieri, a Monte d'Accoddi e a Santu Pedru questa cultura
risulta posteriore all'Abealzu.
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Castelsardo
(SS), Monte Ossoni,
planimetria della muraglia (da
Moravetti 1989).
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La
continuità con le manifestazioni ipogeiche di tradizione
neolitica è attestata dal riuso di tombe più antiche
(es. Su Crucifissu Mannu-Porto Torres, Santu Pedru-Alghero,
Montessu-Villaperuccio, Pani Loriga-Santadi), ma le tipologie
tombali, estremamente variate, comprendono il dolmen (Motorra-Dorgali),
la tomba a forno (Cresia is Cuccurus-Monastir), la cista (cassetta)
litica (Sa Crux'e Marmuri-Sarroch), l'inedita tomba ipogeica
a pozzetto verticale che dà accesso a tre cellette con
deposizioni singole di inumati rannicchiati sul fianco sinistro
(Sa Duchessa-Cagliari).
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Sono attestate anche sepolture in grotte,
fosse nel terreno, grossi vasi. Alcuni aspetti del Monte
Claro presentano manifestazioni megalitiche che preludono
a quelle tipiche dell'età del Bronzo: le muraglie
erette in posizione preminente su costoni rocciosi, per
una lunghezza massima di m. 100, come quelle di Monte
Ossoni-Castelsardo e Monte Baranta-Olmedo (quest'ultima
comprendente una vera e propria torre) rimandano ad esigenze
difensive e di controllo del territorio.
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Oliena
(NU), Biriai,
piante di alcune capanne (da Castaldi 1984). |
Numerosi
gli insediamenti, con abitazioni circolari o ellittiche (San
Gemiliano, Monte Olladiri), rettangolari (Monte Baranta) o absidate
(Biriai-Oliena); una concentrazione di menhir vi individua talvolta
un'area sacra.
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Cagliari,
Via Basilicata, Tomba I
(da Atzeni 1967).
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Ceramica
dalla Sardegna meridionale
(da Atzeni 1980).
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