IL MUSEO DI SEDILO
Stefania Bagella
     

La Sezione Archeologica del Museo del Territorio di Sedilo, in corso di allestimento nei locali del Centro Polivalente e finanziato dalla Regione Sardegna, nasce a circa vent'anni dall'inizio delle ricerche di Giuseppa Tanda nel Barigadu. E' un progetto per il quale si è molto lottato, opponendo alle difficoltà la dimostrazione, negli anni sempre più evidente, dell'eccezionale interesse archeologico di questa zona e la diffusione dei risultati degli studi.
Non consideriamo però il museo uno statico punto di arrivo, ma vorremmo piuttosto che fosse uno strumento adattabile di divulgazione scientifico-didattica, di ricerca e di documentazione, condiviso dalle persone che abitano il territorio, dai visitatori e da chi opera nel mondo dell'archeologia.

E' per questo che, pur nella ristrettezza degli spazi, si è deciso di dedicare una sala allo studio e alla possibilità di approfondimento a vari livelli, con la banca dati del Progetto Iloi, altra bibliografia specifica, prodotti e apparecchiature multimediali.
I livelli prioritari di lettura del museo sono: i contesti archeologici, il territorio, la cronologia, il che riflette gli orientamenti della ricerca condotta nel corso degli anni - e attualmente - dalle Università di Sassari e Cagliari.
L'esposizione è articolata in tre settori, corrispondenti a diversi ambiti territoriali e cronoculturali.


  1) Paesaggio fluviale, modelli insediativi e funerari neo-eneolitici, scavi delle domus de janas di Ispiluncas e Lochele.
  2) Paesaggio di altipiano, modelli insediativi e funerari nuragici, scavi del nuraghe, delle tombe di giganti e del villaggio di Iloi.
  3) Paesaggio di collina, modelli insediativi e funerari di età storica, elementi lapidei (iscrizioni, urnette, cippi romani).