La
morfologia dellarea è stata influenzata soprattutto
da fattori geologico-strutturali, quali faglie e litotipi differenti.
Questi fattori hanno condizionato, nel tempo, la maggior parte
dei processi esogeni.
Il settore occidentale del territorio di Sedilo è caratterizzato
da un altopiano basaltico che degrada dolcemente verso sud.
Sulla sommità dellaltopiano sono presenti numerose
sorgenti, originate al contatto tra una colata e laltra,
dolci vallecole a forma concava e piccole depressioni con depositi
argillo-limosi. La presenza di numerosi Nuraghi in prossimità
di queste forme è probabilmente da imputare allesistenza
di condizioni favorevoli allagricoltura ed al pascolo.
Nelle depressioni, infatti, lacqua ristagnava per periodi
più lunghi rispetto alle aree circostanti.
Il
bordo sinuoso dellaltopiano è stato soggetto ad
intensi fenomeni di crollo che ne hanno provocato larretramento.
Questi fenomeni hanno interessato anche i nuraghi situati in
prossimità della cornice basaltica ed in particolare
il Nuraghe Iloi.
I
versanti dellaltopiano si presentano molto complessi con
la parte alta rettilinea e molto acclive, mentre il medio e
basso versante sono meno acclivi ed interrotti da ripiani. I
processi morfogenetici, che hanno condizionato levoluzione
dei versanti, sono stati soprattutto processi gravitativi, fluviali
e di dilavamento. I processi di sedimentazione lungo i versanti
hanno inoltre causato locclusione dellingresso delle
Domus de Janas scavate nei tufi.
Il
settore meridionale del territorio di Sedilo, occupato dalle
Arenarie di Sedilo, in prossimità del Lago Omodeo, è
caratterizzata da piccole colline con intensità di rilievo
inferiore a 100 m, sommità subpianeggiante e versanti
convesso-rettilineo-concavi. La vicinanza del Fiume Tirso e
le favorevoli condizioni edafiche, rendevano questa area particolarmente
interessante e vantaggiosa ai fini insediativi, come testimonia
la presenza di numerose capanne prenuragiche.
Il
paesaggio presente nel settore settentrionale, tra il Riu Flumineddu
e laltopiano basaltico, è caratterizzato da una
morfologia collinare e da litotipi facilmente erodibili (Arenarie
di Sedilo). Le colline, con sommità convesse e subpianeggiante
e versanti rettilineo concavi, sono interessate principalmente
da intensi processi di erosione diffusa ed incanalata. Processi
di accumulo si osservano soprattutto nel basso versante e lungo
il fondo delle valli. I suoli nelle colline sono sottili a causa
di intensi processi di erosione. Le risorse idriche inoltre
sono piuttosto scarse.
Tra
il fiume Tirso e il Flumineddu, il paesaggio è prevalentemente
pianeggiante: si compone infatti di una pianura alluvionale
e di una zona collinare a bassa potenza di rilievo e bassa densità
di drenaggio. Le colline si sono sviluppate sui tufi ricoperti
da alluvioni ciottolose antiche, mentre la parte pianeggiante
coincide con la piana alluvionale del fiume Tirso.
Un paesaggio di collina con sommità convesse, versanti
rettilineo concavi ed ampie valli a fondo piatto, caratterizzano
il settore Nord orientale dove affiorano i graniti.
Tutta
la fascia ad est del fiume Tirso presenta una morfologia a cuestas.
La genesi di queste forme è legata alla presenza di unalternanza
di strati duri (ignimbriti) e teneri (tufi) inclinati. Il dorso
delle cuestas è interessato da processi di dilavamento
e da roccia affiorante, mentre processi di crollo prevalgono
lungo il fronte.
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