Le Domus de janas di Lochele: i monumenti e lo scavo.
Comune Sedilo
Località Sa Serra
Denominazione Lochele
Sito Necropoli
Classe monumentale Domus de janas
Foglio IGM 207 III NO Salto di Lochele
Latitudine 40°09’40”
Longitudine 3°28’ 20”
Quota s.l.m. 320
Fiume principale a m 1750
Fiume secondario a m 375
Idrografia Affluente Fiume Tirso
Sorgente a m 1000
Morfologia Base della collina
Geolitologia Ignimbriti
Pedologia Unità 13
Monumento Domus de janas
Tipologia Bicellulari, pluricellulare a sviluppo longitudinale e a "T"
Materiale Ignimbrite
Tecnica Escavazione in roccia
Orientamento S-SO
Stato conservazione Da discreto a buono
Cronologia Escavazione nel Neolitico recente o nell’Eneolitico e riutilizzazioni durante la cultura di Bonnannaro e l’Età medievale
Compilatore Maria Raffaela Nieddu, Maria Grazia Melis

Bacino visivo

La visibilità è limitata in tutte le direzioni.


Accesso

Sulla vecchia strada Sedilo-Ottana si prende il bivio per Lochele e si percorre la strada Bonaera-Sa Serra per circa 2 Km. Al termine di quest’ultima si prosegue verso sinistra per circa 400 m lungo un sentiero fino al sito che si trova a destra.


Descrizione

La necropoli di Lochele è costituita da sette domus scavate alla base e nelle sommità di alcuni affioramenti ignimbritici. Gli ipogei sono di tipo bicellulare (anticella e cella) di pianta quadrangolare o subcircolari, pluricellulare (atrio o padiglione, anticella, cella) a sviluppo longitudinale e a “T” con setti divisori (n.7) e banconi sopraelevati. Nella tomba 1 la pianta a “T” è preceduta da un dromos rettangolare in asse con le celle. Nei monumenti l e 2 sulle pareti e sul soffitto s’individuano tracce di intonaco dipinto, in particolare nel soffitto della tomba 2 si alternano delle bande alternate rosse e bianche. Sul pavimento delle tombe n.1e n. 4 si osservano delle fossette circolari di tipo votivo.Rari gli elementi architettonici, rappresentati da particolari cornici che riquadrano alcuni portelli di ingresso degli ipogei.


Lo scavo stratigrafico

Lo scavo stratigrafico condotto nella zona antistante le tombe e all’interno di esse ha interessato depositi parzialmente rimaneggiati, ma ha comunque permesso di evidenziare una lunga sequenza di frequentazioni a partire dal neolitico recente sino all’età altomedievale.


Cronologia

Neolitico recente (cultura di Ozieri)
Rari e poco caratterizzati appaiono i materiali attribuibili alla cultura di Ozieri.

Eneolitico:

Cultura di Filigosa
Ben attestata la presenza dei reperti riferibili ala cultura eneolitica di Filigosa, documentata dal ritrovamento di frammenti di tazze e ciotole carenate, talvolta provviste di bugne, raramente decorate con sottili incisioni in motivi triangolari e a zig zag.

Cultura del vaso campaniforme
Dalle celle delle tombe 2 e 3 provengono frammenti ceramici campaniformi. Si tratta di pochi elementi, forme aperte (scodelle a calotta di sfera e vasi su piede) decorati con la tecnica dell’incisione semplice, in un solo caso mediante l’uso del pettine dentato, che descrive motivi a clessidra, bande e tratteggi su scodele emisferiche con piccolo orlo a tesa e piedi rettangolari.

Bronzo Antico, (cultura di Bonnanaro)
Ben documentata è la presenza della cultura di Bonnannaro testimoniata dai numerosi tegami, scodelle, ollette globulari e biconiche, vasi a collo cilindrico biansati, ciotoloni decorati da brevi costolature verticali. Sono ben rappresentate le anse a protuberanza “asciforme” semplice e biansata.
L'industria litica è rappresentata da alcune punte di freccia peduncolate in ossidiana ad accurata lavorazione bifacciale, da numerose lame e schegge - sempre in ossidiana - da rari elementi in selce e da una particolare industria scheggioide che utilizza come supporti ciottoli e schegge di una roccia silicea locale.

Alto Medioevo (VII-VIII sec. d.C.):
Dalla tomba n° 7 provengono 900 perle in vetro trasparente, semitrasparente ed opaco, ceramiche, manufatti in bronzo, argento e ferro, collocabili nell'Alto Medioevo.


Bibliografia

DEPALMAS 1995; DEPALMAS-TANDA-MELIS 1995; DEPALMAS-MELIS-TANDA 2000; MELIS 1989; NIEDDU 1993/94; NIEDDU 1996; TANDA 1988; TANDA 1998; TARAMELLI 1931, p. 90, n.36, Lochele