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MONTE PAZA (Dolmen)

Monte Paza pianta

Monte Paza
Comune Sedilo
Località Monte Paza
Denominazione Monte Paza
Classe monumentale Tomba megalitica
Foglio IGM 206 II NE Ghilarza
Latitudine 40°08’45”
Longitudine 3°32’32”
Quota s.l.m. 84
Fiume principale a m 775
Fiume secondario a m 800
Idrografia Fiume Tirso
Sorgente a m 1450
Morfologia Fondovalle, su un leggero rilievo
Geolitologia Arenarie di Sedilo
Pedologia Unità 5
Monumento Tomba megalitica
Tipologia Indeterminabile
Materiale Trachite
Tecnica Poligonale
Orientamento E-NE o O-SO
Stato conservazione Pessimo
Cronologia Eneolitico, Età del Bronzo
Compilatore Maria Grazia Melis
Bacino visivo
Sono visibili la valle del Tirso ed il Lago Omodeo. A N si scorge il versante dell’altopiano basaltico.
Accesso
Sulla strada che dalla S.S. 131 bis porta all’ingresso S del centro urbano di Sedilo, in corrispondenza dell’incrocio d’ingresso, a sinistra si trovano due strade; si percorre quella di sinistra (la vecchia strada per Ghilarza) per circa 2,8 Km, quindi si imbocca sulla sinistra un sentiero di campagna e lo si percorre tutto; si svolta a destra e dopo 100 m a sinistra; si giunge al sito dopo 2 Km.
Descrizione
Del monumento si conservano tre lastroni allineati con una faccia accuratamente martellinata, che suggeriscono la presenza di una struttura megalitica con camera allungata, presumibilmente rettangolare, orientata in senso E-NE/O-SO. Non esistono ulteriori elementi per una più puntuale descrizione dei particolari architettonici. L’elemento di notevole importanza è la presenza di raffigurazioni schematiche incise sulle superfici di uno dei blocchi. Sono stati individuati i seguenti motivi: cinque coppelle, un cerchio con coppella centrale da cui parte un segmento, cinque coppelle con segmento verticale, tre cerchi concentrici con coppella centrale e segmento verticale ondulato, una figurina femminile con braccia sollevate e gonna a campana, un motivo ad áncora capovolto. La tecnica d’esecuzione è a martellina dentata. L’attento studio delle incisioni ha messo in luce delle differenze nell’esecuzione dei motivi, che suggeriscono l’intervento di più individui per la realizzazione dell’insieme o, più probabilmente, una differenziazione cronologica, confermata peraltro dai confronti stilistici in ambito sardo ed extrainsulare.
In particolare il nucleo più antico sarebbe costituito dalla figura femminile e dall’ancoriforme, realizzati con una cura maggiore rispetto agli altri motivi.
Elementi culturali
Le superfici di un blocco del monumento sono interessate dalla presenza di raffigurazioni antropomorfe e simboliche riferibili all’Eneolitico ed all’età del Bronzo.
Bibliografia
MELIS 1995c; SEDILO 1, pp. 217-218; TANDA 1992b.