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FILIGORRI (Dolmen)

Filigorri

Comune Sedilo
Località Filigorri
Denominazione Filigorri
Classe monumentale Dolmen
Foglio IGM 207 IV SO Ottana
Latitudine 40°11’26,7”
Longitudine 3°27’10,6”
Quota s.l.m. 245
Fiume principale a m 1250
Fiume secondario a m 450
Idrografia Roja Filigorri
Sorgente a m 525
Morfologia Sommità di rilievo
Geolitologia Graniti e metamorfiti
Pedologia Unità 6
Monumento Dolmen
Tipologia Tomba a struttura ortostatica
Materiale Granito
Tecnica Ortostatica
Orientamento Non determinabile
Stato conservazione Pessimo
Cronologia Neolitico recente-Eneolitico (fine IV-III millennio a.C.)
Compilatore Giuseppina Marras
Bacino visivo
Il sito controlla, dall’alto, il territorio circostante, a dominio dei versanti e delle alture presenti attorno al monumento e controlla, a NO, le vie d’accesso lungo il Tirso.
Accesso
Dalla S.S. 131 s’imbocca la strada per Olzai; si prende poi il primo bivio a destra e si percorre per intero la strada. La struttura in esame dista una cinquantina di metri a NE del nuraghe Maria Leredda.
Descrizione
A pochi metri dal nuraghe a corridoi di Filigorri 1 si osservano delle lastre in granito, alcune delle quali ancora infitte nel terreno, altre riverse a terra. Le lastre sembrebbero chiuse da un circolo litico formato da blocchi, talora appena affioranti. Tali elementi potevano far parte di una struttura dolmenica costituita da ortostati. Il vano tombale, che sembrerebbe avere forma rettangolare, presenta l’asse maggiore nel senso S-SO/N-NE. Non identificabile è l’ingresso che poteva essere a S-SO se s’interpretano come piedritti le due lastre affiancate disposte in quel punto. Il vano poteva essere lungo, dalla base delle lastre ora riverse a terra, intorno a m 3,80 e largo intorno a m 2,45. Nei pressi non è stata rinvenuta alcuna lastra in grado di coprire tale vano. La struttura è circondata da un peristalite le cui dimensioni vanno da m 7,60 per il diametro maggiore e m 6,10 per quello minore.
Elementi culturali
Nei pressi del monumento sono state rinvenute alcune schegge d’ossidiana.
Bibliografia
SEDILO 2, pp. 105-106.